Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che recepisce le direttive 2008/99 sulla tutela penale dell’ambiente, nonche’ la direttiva 2009/123/CE, che modifica la direttiva 2005/35/CE, relativa all’inquinamento provocato dalle navi.
Il provvedimento recepisce norme europee volte ad incriminare comportamenti pericolosi per l’ambiente, sanzionando penalmente condotte illecite individuate dalla direttiva e fino ad oggi non sancite come reati ed introducendo la responsabilità delle persone giuridiche, attualmente non prevista per i reati ambientali.
Viene estesa, inoltre, la responsabilità amministrativa delle imprese, prevista dal decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, agli illeciti commessi in violazione delle norme a protezione dell’ambiente introducendo due nuove fattispecie di reato nel codice penale:
- una per sanzionare la condotta di chi uccide, distrugge, preleva o possiede, fuori dai casi consentiti, esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette e
- l’altra per chi distrugge o comunque deteriora in modo significativo un habitat all’interno di un sito protetto.
Il provvedimento conferma il sistema sanzionatorio articolato in misure pecuniarie per quote modulari lasciando al giudice la possibilità di valutare la reale gravità della condotta.